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Capitolo 9: Procedure e controlli per una verifica efficace

Craig Silverman è un giornalista-imprenditore, fondatore di Regret the Error, un blog del Poynter Institute che si occupa di errori, accuratezza e verifica nel giornalismo (con omonimo libro pubblicato nel 2007). Ha messo a punto un corso di studi sulla verifica nell'era digitale per la Poynter News University. È anche co-direttore di Spundge, piattaforma che valorizza le competenze dei professionisti tramite la produzione di contenuti. In precedenza ha collaborato al lancio di OpenFile, start-up d'informazione locale dedicata a sei città canadesi, e ha ottenuto il riconoscimento della U.S. National Press Club, il Mirror Awards, il Crime Writers of Canada e il National Magazine Awards (Canada). Twitter: @craigsilverman.

Rina Tsubaki guida e gestisce i progetti "Verification Handbook" e "Emergency Journalism" presso l'European Journalism Centre in Olanda, dedicate ai giornalisti che lavorano situazioni instabili nell'era digitale. In precedenza, ha curato progetti focalizzati sul ruolo dei cittadini nella trasformazione del mondo dell'informazione e nel 2011 ha coordinato il rapporto di Internews Europe sulla comunicazione durante il terremoto del 2011 in Giappone. Ha anche collaborato con l'Hokkaido Shimbun, quotidiano regionale giapponese. Twitter: @wildflyingpanda.

Le basi della verifica

  • Predisponi un piano e delle procedure per la verifica prima che avvengano emergenze o eventi importanti.
  • La verifica è un processo. Il percorso per la verifica può variare in funzione di ogni fatto.
  • Verifica la fonte e il contenuto che fornisce.
  • Evita di ripetere o fidarti troppo delle fonti, che si tratti di testimoni oculari, vittime o autorità. I resoconti di prima mano possono rivelarsi poco accurati o manipolativi, snaturati dall'emozione e basati su ricordi confusi o prospettive ristrette.
  • Metti alla prova le fonti chiedendo «Come fai a saperlo?» e «Chi altri può saperlo?».
  • Confronta quanto riportano queste ultime con altre fonti considerate credibili, inclusa documentazione quali fotografie o registrazioni audio/video.
  • Chiediti: «Ne so abbastanza per poter verificare?». Sei abbastanza informato su argomenti complessi come la diversità culturale, etnica e religiosa?
  • Collabora con colleghi ed esperti; non fare tutto da solo/a.

Verificare contenuti prodotti dagli utenti

  • Parti sempre dal presupposto che il materiale sia inaccurato o che sia stato ‘rubato’, ripreso, tagliato, duplicato e/o ridiffuso da un contesto diverso.
  • Segui questi passi per la verifica:
    1. Identifica e verifica la fonte originale del contenuto (incluso luogo, data, orario approssimativo).
    2. Confronta la tua fonte con altre, mettila alla prova.
    3. Ottieni l'autorizzazione dell'autore per usare quel materiale (foto, video, audio).
  • Cerca sempre di scoprire tutto quel che puoi su chi ha caricato il materiale e verifica quanto più puoi prima di contattarlo e chiedere se si tratta della vittime, di un testimone o del creatore originale del contenuto.

1. Identifica e verifica la fonte originale del contenuto (incluso il luogo, la data, orario approssimativo).

Provenienza

Il primo passo per verificare i contenuti prodotti dagli utenti è identificarne il materiale originale, che sia un tweet, un'immagine, un video, un testo, un messaggio e via dicendo. Queste alcune delle domande da cui partire:

  • Si trovano contenuti simili, se non addirittura lo stesso materiale, in qualche altro ambito online?
  • Quando è stata caricata/condivisa la prima versione del contenuto?
  • È identificabile il luogo di provenienza? Il contenuto era geolocalizzato?
  • C'è qualche link a siti web nel contenuto in questione?
  • Si può identificare chi ha creato e condiviso il contenuto? È possibile contattarlo per saperne di più? (Si veda la successiva sezione, “Fonte”).

Per verificare la provenienza delle immagini:

  • Usa Google Image Search o TinEye per effettuare una ricerca inversa su immagini e video. Se saltano fuori tanti link alla stessa immagine, clicca su “View Other Sizes” per trovare le versioni alla maggiore risoluzione, che di solito sono le versioni originali.
  • Controlla se l'immagine include i dati EXIF (metadati). Usa software come Photoshop o strumenti gratuiti come Fotoforensics.com o Findexif.com per trovare informazioni su modello della fotocamera, orario (attenzione: data e orario potrebbero riferirsi alle impostazioni del produttore), dimensioni dell'immagine originale.
  • Social network come Twitter, Facebook e Instagram eliminano tutti i metadati, Flickr invece fa eccezione. Meglio usare Geofeedia e Ban.jo per identificare i dati GPS del dispositivo da cui è stata caricata l'immagine.

Per verificare la provenienza dei video:

  • Usa acronimi, nomi e altri pronomi come termini-chiave per la ricerca su piattaforme di condivisione-video quali YouTube, Vimeo e Youku.
  • Usa Google Translate quando hai a che fare con contenuti in una lingua straniera.
  • Usa il filtro per data per trovare i video più recenti in base ai termini-chiave.
  • Usa Google Image Search o TinEye per effettuare ricerche inverse sui ‘thumbnail’ del video.

Fonte

Una volta identificato il contenuto originale, vanno raccolte informazioni sull'autore. L'obiettivo è confermare se la persona che sta dietro quell'account è una fonte affidabile o meno. Esaminane le tracce digitali rispondendo a queste domande:

  • Puoi confermare l'identità e il contatto della persona in questione?
  • Hai già visto in giro quell'account? Ne hai già notato materiali o resoconti affidabili prima d'ora?
  • Ricostruisci le sue attività sul social network:
    • Appare attivo? Di cosa parla? Quali contenuti condivide?
    • Quali informazioni biografiche compaiono sull'account? Ci sono link esterni?
    • Che tipo di contenuti ha caricato in precedenza?
    • Dove vive, almeno a giudicare dall'account?
  • Ricostruisci i suoi contatti sul social network:
    • Chi sono gli amici e i follower?
    • Chi segue?
    • Con chi interagisce?
    • È incluso in qualche lista?
  • Prova a cercare altri account con lo stesso nominativo o nome-utente su altri social network, così da raccogliere altre informazioni personali:
    • Se trovi un nome reale, usa appositi strumenti di ricerca (Spokeo, White Pages, Pipl.com, WebMii) per trovare indirizzo di casa, email e numero telefonico.
    • Controlla su altri social network, tipo LinkedIn, per ricostruire il suo eventuale ambito professionale.
  • Controlla se il suo account Twitter o pagina Facebook sono verificati con la spunta blu. Se ciò è vero, passandovi sopra il cursore comparirà la scritta “Verified Account” o “Verified Page.” Se non compare, quella spunta è falsa.

Quando hai a che fare con immagini e video, cerca di adottare il punto di vista di chi ha girato il video o scattato la foto. (Ciò vale anche quando cerchi di verificare informazioni testuali). Rispondi a queste domande per controllare la credibilità delle tue fonti:

  • Chi sono?
  • Dove si trovano?
  • Da quanto tempo sono lì?
  • Cosa possono vedere (e cosa mostrano i loro video/foto)?
  • Dove si trovavano quando hanno girato/scattato il video/foto?
  • Perché si trovavano lì?

Metti in relazione la loro attività con quella di qualsiasi altro loro account rispondendo a queste domande:

  • Cerca su Twitter o Facebook il codice unico del video — ci sono account affiliati?
  • Ci sono altri account — su Google Plus, un blog o un sito — elencati nel profilo o affiliati in altro modo?
  • Quali indicazioni danno gli account affiliati rispetto a località, attività, affidabilità, inclinazioni o pianificazioni?
  • Da quanto tempo sono attivi questi account? Qual è il livello di attività? (Più attivi sono e da più tempo lo sono, più l'affidabilità sarà potenzialmente alta).
  • Chi sono gli account collegati sui social media, e cosa ci dicono dell'autore in questione?
  • Ci sono informazioni su Who.is per il sito affiliato?
  • La persona in questione è presente negli elenchi locali del telefono, su Spokeo, Pipl.com o WebMii o LinkedIn?
  • Le sue frequentazioni e attività social indicano che si trova vicino alla località/storia del contenuto?

Contenuto

Data

Verifica data e orario approssimativo, soprattutto quando hai a che fare con foto o video:

  • Controlla le informazioni meteorologiche del giorno e del luogo dell'evento. Le condizioni atmosferiche indicate dalle previsioni locali corrispondono a quelle del contenuto? Usa Wolfram Alpha per effettuare ricerche circoscritte, del tipo: «What was the weather in London, England, on January 20, 2014?» []«Che tempo faceva a Londra, Inghilterra, il 20 gennaio 2014?»].
  • Cerca fonti giornalistiche per trovare articoli su eventi avvenuti quel giorno.
  • Usando motori di ricerca per video e immagini (YouTube, Google, TinEye, ecc.), controlla che non ci siano contenuti delle stesso evento precedenti al tuo esempio (ricorda che YouTube inserisce automaticamente data e orario in base al Pacific Standard Time californiano, a partire dal momento in cui il contenuto comincia a essere caricato).
  • Per immagini e video, cerca dettagli (anche audio) per poter identificare qualche elemento utile per determinare data e orario, quali orologi, schermi televisivi, pagine di giornale, ecc...

Località

Un altro aspetto cruciale della verifica riguarda l'identificazione del luogo in cui è stato realizzato quel materiale:

  • Ci sono dati automatici di geolocalizzazione? (Servizi come Flickr, Picasa e Twitter offrono opzioni che includono anche la località, ma non sono affidabili al 100%).
  • Trova punti di riferimento e dettagli importanti da comparare con immagini satellitari o altre foto geolocalizzate. Per esempio:
    • Segni e scritte sui palazzi, cartelli stradali, targhe degli autoveicoli, cartelloni pubblicitari, ecc. Usa Google Translate oppure free.orc.com per veloci traduzioni online.
    • Segni distintivi lunga la strada o nel paesaggio, come la cime di una montagna, il contorno degli alberi, fiumi, ecc.
    • Punti di riferimento ed edifici vistosi quali chiese, minareti, stadi, ponti, ecc.
      • Usa Google Street View o la funzione ‘Photos’ di Google Maps per controllare se ci sono foto geolocalizzate che corrispondono alla stessa località.
      • Usa Google Earth per esaminare vecchie foto/video satellitari. Usa la vista del terreno di Google Earth.
      • Usa Wikimapia, la versione in crowdsourcing di Google Maps, per identificare i punti di riferimento del territorio.
    • Le condizioni meteorologiche, come la luce del sole o le ombre, aiutano a determinare approssimativamente l'orario. Usa Wolfram Alpha per verificare le condizioni meteorologiche di un certo luogo e in una certa data.
    • Targhe delle autoveicoli.
    • Vestiti.

Per i Video:

  • Verifica la lingua parlata nel video. Controlla se accenti o gerghi locali ti danno indicazioni per individuare la località. Ricorda che non sempre le traduzioni di Google Translate sono corrette. Chiedi aiuto a qualcuno che parla quella lingua.
  • Le descrizioni del video sono coerenti e si riferiscono a una medesima località?
  • Si vede sempre la data?
  • Se compare un logo, è lo stesso in tutti i video e anche riportato sulla pagina YouTube e Vimeo?
  • C'è modo di capire se l'autore ha ‘rubato’ il materiale a qualche testata online oppure altri account YouTube, o è invece l'unico ad aver caricato quel contenuto?
  • L'autore usa espressioni gergali o dialettali identificabile nella narrazione del video?
  • I video dell'account hanno tutti uno stesso livello qualitativo? (Su YouTube, vai su ’Settings’ per capire qual è la migliore qualità disponibile).
  • Le descrizioni del video hanno estensioni come .AVI o .MP4 nel titolo? Questo dettaglio indica che il video è stato caricato online direttamente da un dispositivo mobile.
  • Sulla descrizione di YouTube si legge forse «Uploaded via YouTube Capture»? Ciò indica che il video è stato realizzato con uno smartphone.

2. Confronta la tua fonte con altre, mettila alla prova.

Una volta superati questi passaggi, passa a queste domande:

  • Video/foto/contenuti in questione hanno senso nel contesto in cui compaiono?
  • C'è qualcosa che sembra fuori posto?
  • C'è qualche dettaglio o risposta della fonte che non torna?
  • Altre fonti di informazioni hanno già diffuso materiale simile?
  • Su Snopes si trova forse qualcosa riferito a questo contenuto?
  • C'è qualcosa che sembra troppo bello per essere vero?

Quando entri in contatto con la fonte, fai domande dirette e triangola le risposte con i dati già ottenuto tramite le varie ricerche, e assicurati di ottenere le stesse risposte.

Per le immagini:

  • Quando fai le domande, parti da quanto hai scoperto dai dati EXIF e/o di geolocalizzazione tramite strumenti quali Google Street View e Google Maps.
  • Chiedi di fornirti ulteriori foto scattate prima e dopo quelle in questione.
  • Se l'immagine proviene da una località pericolosa, cerca di capire se la fonte è al sicuro o se rischia qualcosa a parlare con te.

Per i video:

  • Se hai dubbi sulla produzione del video, usa software specifico come VLC e Avidemux (gratuiti) o Vegas Pro (a pagamento) per suddividere il video in sequenze.

3. Ottieni l'autorizzazione dell'autore per usare il materiale (foto, video, audio)

Le leggi a tutela del diritto d'autore variano paese a paese e i termini delle condizioni differiscono da servizio a servizio. È essenziale chiedere e ottenere l'autorizzazione dell'autore per usare immagini, video e qualsiasi altro contenuto è essenziale.

Quando chiedi l'autorizzazione:

  1. Chiarisci con precisione quale immagine/video intendi usare.
  2. Spiega in che modo intendi usarla.
  3. Chiarisci come procedere con l'attribuzione. L'autore vuole essere menzionato con il suo nominativo, oppure preferisce uno pseudonimo o l'anonimato?
  4. Considera le possibili conseguenze dall'uso del materiale e/o del nome di quella persona. È forse il caso di oscurare i volti di chi compare nell'immagine/video per tutelarne privacy e sicurezza? Ci saranno rischi per l'autore viene accreditato con il nome reale?

Prepararsi alla corretta verifica nel caso di eventi d'attualità o catastrofi

1 . Organizza e gestisci una rete di relazioni e fonti affidabili:

  • Metti insieme una lista di nominativi affidabili che includano sia fonti ufficiali che non ufficiali, come esperti accademici, operatori umanitari, ONG, uffici governativi, ecc. Non raccogliere solo gli soltanto account sui social media, ma anche numeri di telefono, email e indirizzi postali, tenendoli in un apposito database/foglio di calcolo.
  • Crea liste su Twitter suddivise in base alla posizione geografica. Trova fonti affidabili tramite ricerche avanzate e seguendo hashtag specifici su Twitter. Prova anche le ‘Facebook Interest Lists’ e le cerchie di Google Plus, oltre a seguire certi canali YouTube e crearvi delle ‘playlist’.
  • Non trattare questi contatti come delle semplici fonti, bensì come esseri umani di cui cerchi la collaborazione, in fondo sono tuoi colleghi.
  • Nella folla online non mancano contatti ed esperti da coltivare, professionisti o meno, su argomenti specifici. Ci sono anche fonti che operano tutte in una specifica località geografica.
  • Crea rapporti di fiducia reciproca non solo tramite i social network, ma anche incontrando di persona le fonti. Chiedi loro di consigliarti altri nomi affidabili o di aiutarti a verificare l'attendibilità di altre fonti. Da queste interazioni potrai ricavarne i loro punti di forza, le debolezze, i preconcetti e altri fattori utili per quando avrai a che fare con i loro materiali.

2 . Identifica il ruolo che tu e la tua organizzazione svolgerete in caso di emergenze:

  • Identifica il tuo ruolo nella comunicazione dell'emergenza.
  • Stabilisci il modo migliore per comunicare in maniera efficace.
  • Pensa a chi vuoi raggiungere, quali le informazioni necessarie per loro, quale linguaggio funziona meglio con loro.
  • Struttura la tua comunicazione interna esattamente come hai strutturato quella esterna.

3 . Prepara, forma e supporta l'intero staff e i colleghi

  • Stabilisci strumenti, flusso di lavoro, procedure di approvazione e comunicazione da attivare durante il disastro.
  • Predisponi simulazioni periodiche atte alla preparazione sul campo, specialmente per chi vive in aree dove i disastri sono prevedibili.
  • Fai in modo che lo staff partecipi ai programmi di training offerti dai servizi di emergenza.
  • Predisponi in anticipo i messaggi da usare durante situazioni/emergenze specifiche.
  • Pianifica controlli periodici per verificare e tenere aggiornati i contatti con le fonti chiave.
  • Incontra lo staff una volta passata l'emergenza, adatta i piani futura sull'esperienza e le competenze acquisite.
  • Non sottostimare “traumi” e “stress” derivanti dal lavoro giornalistico in situazioni d'emergenza, garantendo l'eventuale supporto del caso.


Published on: 28 January 2014
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