Caso di studio 5.3: Verificare località e contenuto di un video
Durante i violenti scontri del Cairo nell'agosto del 2013 venne pubblicato un video su YouTube che attrasse l'attenzione di molte testate. (Il video originale è irreperibile perché il relativo account è stato poi chiuso da YouTube). La descrizione maggiormente utilizzata, ripresa per esempio nel titolo di questo post su un blog del Washington Post, si riferiva ai manifestanti che buttavano giù da un ponte una macchina della polizia.
I comportamenti violenti dei manifestanti, ovviamente, sono assai rilevanti quando si indaga sull'uso sproporzionato della forza da parte della polizia, come facciamo ad Amnesty International. Lavoriamo per verificare i video anche allo scopo di stabilire se si siano verificati abusi dei diritti umani. In tal senso, il video in questione includeva importanti sequenze che richiedevano un'attenta analisi.
Diversamente da quella descrizione, e relativo titolo di giornale, in questo video non si vedono mai i manifestanti spingere la macchina giù dal ponte. Serviva chiaramente un'occhiata più dettagliata. Ecco quindi i passaggi compiuti per valutare il contenuto e per determinare l'esatta località dell'evento:
Uno dei primi passi per verificare un video realizzato dal pubblico è cercarne altri che mostrano lo stesso incidente[^1]. Normalmente io cerco su YouTube, sul pannello di di Storyful (un servizio a pagamento) e sulle Open News Room di Storyful. (Filtro le ricerche su YouTube in base alla data del caricamento così da restringere i risultati ottenuti). Usando questi strumenti, ho trovato un secondo video che mostra l'incidente da una diversa angolatura. Sembra essere stato filmato da un grattacielo nelle vicinanze, offrendoci un punto di vista perfetto per l'intera scena. Se ne ricava che nessuno ha effettivamente spinto la macchina della polizia giù dal ponte. In realtà la macchina sembra aver sbattuto contro un altro veicolo, fino a rimbalzare all'indietro e a finire giù dal ponte. Questo secondo video conferma che l'incidente è avvenuto veramente ma anche che la descrizione (e quel titolo) erano inappropriati e inaccurati.
[^1]: Per ulteriori dettagli sull'utilità dei video con molteplici prospettive, si veda: Hal Hodson: "Multishot video can identify civil rights abusers", New Scientist, 28 giugno 2013; e il Rashomon Project.
Con il punto di vista vantaggioso offerto dal secondo video, divenne più facile identificare il luogo esatto dell'incidente. L'articolo del Washington Post indicava il «6th of October Bridge», ed è un buon punto di partenza, visto che il ponte è facilmente identificabile sulle mappe online. In ogni caso, si tratta in realtà una strada sopraelevate che attraversa gran parte della città. Questo rende più complicato trovare il luogo esatto.
Esaminando attentamente il secondo video, balza agli occhi un punto di riferimento: uno stadio sportivo. Seguendo la «6th of October Bridge» su Google Earth, sono riuscito a identificare due stadi che si trovano in prossimità del ponte. Dopo aver ruotato la vista di Google Earth per identificare il potenziale luogo preciso in cui è stato girato il video, ho trovato un punto che corrisponde al secondo stadio. Avendo confermato il luogo generico, è stato poi facile capire quale fosse il grattacielo che sovrastava il punto dell'incidente. Usando lo strumento mappa di Google Earth Pro, ho così prodotto una semplice mappa generale, inclusiva dei punti precisi da dove sono stati girati i due video, insieme ad altri elementi di riferimento:
Coordinate del video principale: 30.058807, 31.303089
Infine, due ulteriori dettagli confermarono quella località: un'antenna di telecomunicazioni visibile sullo sfondo del video, e che è anche visibile nella immagine satellitare. Inoltre, ho attivato il livello Panoramio su Google Earth per controllare se ci fossero delle foto prodotte dagli utenti. Il livello Panoramio contiene simili foto geo-localizzate con la prospettiva dal terreno e quindi con un buon livello di dettagli. Ci sono anche parecchie foto scattate da sotto il ponte, dove si è schiantata la macchina, e i pilastri presenti nel video corrispondono perfettamente.
Grazie a una combinazione di ricerche tra video, Google Earth e Google Maps, sono stato in grado di verificare rapidamente il luogo dove era stato realizzato il video, e anche di smentire la descrizione erronea che avrebbe potuto avere serie ripercussioni per le proteste in corso al Cairo.
In conclusione, una volta chiarito la vera causa dell'incidente, il Washington Post ha aggiunto all'articolo iniziale una formale rettifica.